Accise sui tabacchi: le novità in legge di bilancio 2026

Il DDL di Bilancio 2026 verrà approvato come sempre entro fine dicembre per entrare poi in vigore dal 1° gennaio.

Vediamo quali novità ci sono per le accise sui tabacchi dalla bozza dell'articolo 28 del Disegno di Legge.

Accise sui tabacchi: le novità in legge di bilancio 2026

L’articolo 28 prevede un aumento progressivo negli anni 2026-2028 dell’importo minimo fisso delle accise su

  • sigarette, 
  • sigaretti 
  • tabacco trinciato. 

Inoltre, ridetermina i coefficienti per il calcolo dell’accisa sui prodotti a tabacco riscaldato, nonché per l’imposta di consumo sulle sigarette elettroniche, con o senza nicotina. 

Inoltre si detta una nuova disciplina per le nicotine pouches, che include il divieto di vendita a distanza, obblighi di tracciabilità delle spedizioni, limiti di nicotina per involucro, avvertenze sanitarie e obblighi di sicurezza sulle chiusure a tutela dei bambini. Infine, aggiorna le aliquote di accisa su diverse categorie di tabacchi (sigarette, sigaretti, tabacco trinciato).

In particolare relativamente all’accisa sui tabacchi lavorati, si aumenta l’importo specifico fisso per unità di prodotto:

  • per l’anno 2026 a 32 euro per 1.000 sigarette;
  • per l’anno 2027 a 35,50 euro per 1.000 sigarette;
  • a decorrere dall’anno 2028 a 38,50 euro per 1.000 sigarette.

Inoltre, si modifica l’importo minimo dell’accisa sui sigaretti, portandolo 

  • a 47 euro il chilogrammo convenzionale per l’anno 2026,
  • a 49 euro il chilogrammo convenzionale per l’anno 2027 
  • e, a decorrere dall’anno 2028, a 51 euro il chilogrammo convenzionale.

Ioltre, si modifica l’importo minimo dell’accisa sul trinciato (tabacco trinciato a taglio fino da usarsi per arrotolare le sigarette), aumentandolo 

  • a 161,50 euro il chilogrammo per l’anno 2026, 
  • a 165,50 euro il chilogrammo per l’anno 2027 
  • e a 169,50 euro il chilogrammo a decorrere dall’anno 2028.

Viene anche specificata la modalità di calcolo dell’onere fiscale minimo per le sigarette, è infatti stabilito che l’onere fiscale minimo, comprendente l’accisa (nelle sue due componenti) e l’imposta sul valore aggiunto, sulle sigarette è fissato con riferimento ad un importo specifico fisso per unità di prodotto, stabilito in 216 euro per 1.000 sigarette per l’anno 2026, in 221 euro per 1.000 sigarette per l’anno 2027, e, a decorrere dall’anno 2028, in 227 euro per 1.000 sigarette.

Attenzione al fatto che la relazione tecnica segnala, con riferimento:

  • alle sigarette che le misure introdotte dovrebbero produrre un aumento del prezzo equo per tutte le fasce di prezzo, pari in media a circa 15 centesimi a pacchetto per il 2026, a circa 25 centesimi a pacchetto per il 2027 e a circa 40 centesimi a pacchetto a decorrere dal 2028.
  • ai sigaretti, sui prodotti che rappresentano oltre l’80 per cento del venduto, un aumento di 13 euro per chilogrammo convenzionale per l’anno 2026, 16 euro per chilogrammo convenzionale per l’anno 2027 e 19 euro per chilogrammo convenzionale per l’anno 2028
  • al tabacco trinciato gli aumenti per l’anno 2026 variano, per le fasce di vendita quantitativamente più significative, da 15 euro per chilogrammo convenzionale a 18 euro per chilogrammo convenzionale, nel 2026; da 20,33 euro per chilogrammo convenzionale a 23,33 euro per chilogrammo convenzionale, nel 2027 e da 25,33 a 29 euro per chilogrammo convenzionale nel 2028.

Si attende la norma defiitiva e la sua entrata in vigore.